lunedì 21 gennaio 2019

Arcimboldiamo


All’inizio dell’anno scolastico, ripassando il programma di seconda con  i ragazzi di terza media, abbiamo rivisto le inusuali opere del pittore manierista Giuseppe Arcimboldo, famoso per le Teste Composte”, ritratti grotteschi realizzati mediante la combinazione di elementi come fiori, frutta, libri o forme viventi  come pesci e rane. Le composizioni di Arcimboldo richiedono grande abilità per far sì che gli elementi siano riconoscibili e risultino equilibrati nel loro insieme. La tecnica usata dall’artista si basa sulla “pareidolia”, cioè l’illusione subcosciente che ci spinge a riconoscere sembianze umane, profili naturali o artificiali anche in soggetti dalla forma casuale (es. nuvole, montagne ecc.). Per comprendere a fondo questi dipinti occorrerebbe studiare i significati legati al valore simbolico attribuito ad ogni elemento. La tecnica usata dagli alunni è stata quella del disegno e del collage, ecco i risultati.






















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