Con le prime abbiamo trattato, parlando della percezione visiva, il contrasto tra la figura e lo sfondo. Quando le immagini posseggono caratteristiche bivalenti, tali cioè da favorire la loro percezione sia come figure sia come elementi dello sfondo, si ha il cosiddetto effetto di controscambio: lo stesso elemento, cioè, assume alternativamente il ruolo di figura e di sfondo, dando l’impressione ora di avanzare in primo piano, ora di collocarsi su un piano più arretrato. Splendidi esempi di controscambio sono le famose “Tassellature” di Maurits Cornelis Escher. La tassellatura è il modo di ricoprire il piano con una o più figure geometriche ripetute all’infinito senza sovrapposizioni: sono poligoni oppure altre figure anche non geometriche. Nel nostro disegno le forme dei pesci stilizzati identiche ma di colori diversi si incastrano alla perfezione e formano l’immagine in lotta, per così dire, per assumere il ruolo di ‘figura’ piuttosto che quella di sfondo.
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